Negli ultimi tempi si parla sempre di più di risparmio energetico. Come ben saprai, a causa delle condizioni critiche in cui versa il pianeta, è quanto mai opportuno cercare di attuare tanti piccoli stratagemmi per cercare di arginare, laddove possibile, i danni causati da anni di soprusi alla terra.
Sono tante, infatti, le aziende che hanno deciso di tentare un approccio plastic free, cercando dunque di eliminare quanto più possibile l’uso della plastica che è diventato un dramma; come se ciò non bastasse, il Governo ha istituito numerosi incentivi per poter spingere il popolo a consumare di meno, cercando così di salvaguardare il benessere di tutti e dell’ambiente.
Tra i vari incentivi proposti vi è anche quello per cercare di ridurre quanto più possibile i consumi d’acqua in casa: vale la pena, quindi, capire quali siano le logiche che regolano questi incentivi e quale sia l’iter per poterne beneficiare, dando così il proprio contributo.
Perché ridurre i consumi d’acqua è così importante?
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Se provi a fare un attimo mente locale, ti renderai sicuramente conto del fatto che l’acqua è un elemento che utilizzi ogni giorno: sia che tu debba lavarti, o che tu debba cucinare un piatto di basta, la quasi totalità della gestione della tua casa passa attraverso l’acqua.
Posta in essere siffatta premessa, dunque, è pacifico affermare che sia doveroso cercare di capire come intervenire per poter limitare quanto più possibile il consumo dell’acqua: la prima cosa che puoi fare ad, esempio, è chiudere l’acqua mentre lavi i denti, oppure semplicemente evitare di fare docce troppo lunghe che comportano lo spreco di quantità ingenti d’acqua.
Tuttavia, è bene che tu sappia che il Governo ha messo a disposizione vari incentivi per aiutare la popolazione a cambiare approccio: vale la pena analizzarli e capire quali siano, così da poter comprendere quale sia effettivamente l’iter da seguire per ottenere gli incentivi.
In cosa consiste il Bonus risparmio idrico?
Il Bonus risparmio idrico ha come scopo principale quello di abbattere notevolmente gli sprechi relativi all’acqua.
Tale bonus consiste sostanzialmente in 1.000 euro, che potranno essere utilizzati per l’acquisto di vari oggetti come rubinetti, soffioni o colonne doccia.
Il mercato è in continua evoluzione, ragione per cui munirsi di rubinetteria appositamente progettata per poter abbattere i consumi è di fondamentale importanza. Al giorno d’oggi, infatti, tutti questi articoli vengono prodotti tenendo in considerazione soprattutto il concetto di risparmio idrico, andando così ad evitare che si consumino litri inutili d’acqua durante il disbrigo delle faccende quotidiane.
Da un punto di vista più specifico attraverso questo Bonus di 1000 euro è possibile richiedere anche la sostituzione del vaso sanitario (vale a dire il wc), potendo quindi acquistarne uno che non consumi più di 6 litri durante ogni fase di scarico dell’acqua, comportando ulteriore risparmio.
Bonus idrico: cos’altro riguarda l’incentivo governativo?
L’incentivo governativo non riguarda solo il semplice acquisto della rubinetteria, vale a dire di tutti quegli elementi per far sì che un bagno possa prendere vita.
Nello specifico, infatti, questo Bonus riguarda anche la manodopera: ciò significa, quindi, che una volta proceduto con l’acquisto di quanto si desidera, il Bonus coprirà anche la manodopera necessaria per procedere all’installazione della rubinetteria, coprendo così al 100% tutta quella che è la fase di cambiamento necessaria.
Come avrai sicuramente intuito, quando si cambiano i sanitari bisogna provvedere anche al loro relativo smaltimento: solo in questo modo, infatti, non si produrranno rifiuti. Attraverso il Bonus governativo, i professionisti cui farai affidamento si assicureranno anche di smaltire i sanitari dismessi, il tutto senza costi aggiunti poiché tutto compreso all’interno del Bonus idrico promosso dal governo italiano.
Come richiedere il Bonus idrico?
Sicuramente, dopo aver compreso tutti quelli che sono i vantaggi che tale Bonus comporta, vorrai capire quale sia l’iter da seguire per poterlo ottenere.
Tuttavia, in merito non si hanno ancora delle indicazioni precise: il Governo, infatti, non ha ancora dato tutte le istruzioni necessarie per poter porre in essere una formale richiesta.
Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha però informato che ulteriori dettagli verranno resi noti da un apposito decreto del Ministero dell’Ambiente entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio del 2021, ragion per cui non resta che attendere ulteriori direttive da parte del Governo, il quale con largo anticipo darà tutte le informazioni necessarie per poter procedere con la richiesta.
Ora che hai le idee più chiare, è bene soffermarsi su quelle che sono i numeri relativi agli sprechi d’acqua, cosicché tu possa capire bene quali sono le condizioni attuali.
Bonus idrico: c’è un effettivo risparmio?
Se ti stai chiedendo se sia davvero conveniente richiedere il Bonus idrico, la risposta è assolutamente sì.
Negli ultimi anni si stanno registrando una serie di sprechi via via sempre più alti, tanto da rendere la situazione attuale decisamente critica. Grazie a questo incentivo proposto dal Governo, però, è altamente probabile che le cose comincino a cambiare, complice anche una coscienza civile che sta nascendo sempre più forte in tutte le persone che hanno deciso di capire quali sono i problemi del mondo.
La maggior parte dei consumi è dettata dallo sciacquone del wc: si parla, infatti, di una cifra che si aggira indicativamente intorno ai 250 litri d’acqua al giorno; dato che ci sono circa 57 milioni di vasi attualmente in esercizio, facendo un rapido calcolo si può giungere alla conclusione che ogni giorno si sprecano circa 1.5 miliardi di metri cubi d’acqua, per un valore economico pari a 2,5 miliardi d’euro all’anno. Ma perché cambiare?
Ecco perché cambiare con il Bonus idrico
Cambiare è ormai necessario ed obbligatorio se si vuole avere una minima speranza di cambiare le cose.
Oltre ai soldi necessari per il mutuo, è bene che tu sappia che utilizzi gran parte delle tue finanze proprio per pagare gli ingenti sprechi d’acqua.
Se tutti i sanitari venissero adeguatamente sostituiti da modelli più nuovi e più performanti, si avrebbe un risparmio di circa 400 milioni di metri cubi all’anno, che tradotto in denaro si parla di poco più di 650 milioni di euro.
Tutti questi soldi che derivano dal risparmio idrico andrebbero ai cittadini, i quali potrebbero utilizzarli per poter continuare ad utilizzare un approccio più green e più ecosostenibile.
A questo punto, dunque, non ti resta che aspettare che il Governo dia maggiori informazioni in merito, cosicché tu possa cominciare a fare una formale richiesta all’Ente di competenza per poter ammodernare il tuo bagno, dando così anche tu il contributo fondamentale poter cambiare finalmente le cose drasticamente.
In definitiva, quindi, contrariamente a quanto tu possa pensare l’acqua gioca un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito di una casa: tuttavia, è anche vero che la maggior parte degli sprechi passano proprio attraverso l’uso improprio che talvolta si fa dell’acqua.
Grazie al Bonus idrico, però, potrai avere l’occasione unica di cambiare il tuo bagno, potendo di conseguenza diminuire in maniera concreta tutti quelli che sono gli sprechi e i consumi giornalieri inutili d’acqua potabile.
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