Il nuovo Decreto Liquidità cambia molte cose per quanto riguarda le agevolazioni sull’acquisto della prima casa.
La nuova scadenza viene protratta, secondo quanto riportato dall’articolo 24, dal 23 febbraio del 2020 al 31 dicembre dello stesso anno, per venire incontro alle esigenze di quanti si trovano a dover acquistare o aver acquistato casa in questo periodo di emergenza legata al Covid-19.
Ecco una guida completa per usufruire di tutte quelle che sono le agevolazioni previste in materia.
Quali sono i requisiti per avere le agevolazioni fiscali?
Riepilogo Vendere Casa
Prima di comprendere che cosa comporta il nuovo Decreto Liquidità, è necessario specificare quali sono i requisiti per poter ottenere le agevolazioni fiscali.
Fra i requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni “prima casa”, innanzitutto è necessario che l’abitazione in questione sia stata classificata secondo le sigle che contraddistinguono le unità residenziali come A2, A3, A4, A5, A6, A7 e A11, categorie nelle quali ricadono tutti i tipi di abitazioni civili.
Un altro requisito che non può assolutamente mancare è che l’immobile acquistato si trovi nel medesimo comune di residenza dell’acquirente oppure che entro 18 mesi dall’acquisto quest’ultimo vi trasferisca la sua residenza.
Infine, l’acquirente deve rispettare determinati requisiti soggettivi: non essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono riconosciuti anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
Quali sono le agevolazioni contenute nel Decreto Liquidità?
Come prima cosa va evidenziata un’agevolazione rivolta soprattutto a quanti vogliano cambiare città di residenza per motivi personali o di lavoro.
Proprio la particolarità della modifica della residenza è uno dei temi sui quali il Decreto Liquidità si è impegnato per procrastinare la scadenza. Infatti nel caso in cui una persona che ha acquistato una “prima” casa ma non è riuscita a trasferire la residenza entro il termine ultimo (18 mesi) che ricadeva in data successiva al 23 febbraio 2020, può interrompere questo ultimatum senza perdere nulla: il conteggio ripartirà a far data dal primo gennaio 2021. Se al 23 febbraio 2020 mancavano ancora 100 giorni al raggiungimento dei 18 mesi, la nuova scadenza dei termini per trasferire la residenza nella nuova abitazione sarà: 1° gennaio 2021 + 100 giorni.
Quella della data di scadenza del cambio di residenza, però, non è l’unica novità. Infatti il legislatore ha pensato anche all’aspetto del credito d’imposta, prevedendo le stesse proroghe. Le casistiche che il nuovo Decreto Liquidità comprende sono sostanzialmente due e si riferiscono alla situazione specifica nella quale ci si trova al momento dell’acquisto dell’immobile.
Primo caso:
Ho venduto per atto notarile la prima casa e ho un anno di tempo per riacquistare la nuova prima casa, usufruendo nuovamente delle agevolazioni fiscali e beneficiando del credito d’imposta.
Il credito è pari all’imposta di registro (o all’IVA) versata in sede di acquisto della casa poi venduta (in misura però non eccedente l’importo dell’imposta dovuta in sede di riacquisto). Se ho pagato un’imposta di registro di 3.000 euro quando ho comprato la “prima casa” (che poi ho venduto) e comprato un’altra “prima casa” pagando un’imposta di registro di 2.500 euro, il credito d’imposta sarà di 2.500 euro.
Se il 23 febbraio 2020 stava decorrendo il periodo annuale utile al riacquisto, tale termine riprenderà il suo decorso dal 1° gennaio 2021(dovendo sommare il periodo ante 23 febbraio 2020)
Se invece la vendita è stipulata tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020, l’anno per il riacquisto decorrerà a partire dal 1° gennaio 2021.
Quindi per chi ha firmato un atto di vendita ad esempio il 15 maggio 2020 avrà tempo per riacquistare la prima casa fino al 31 dicembre 2021.
Secondo caso:
ho già comprato la “nuova” prima casa ma devo vendere la precedente prima casa entro un anno:
I termini per firmare l’atto di vendita della “vecchia” prima casa si congelano per 313 giorni.
Pertanto se tale termine stava decorrendo al 23 febbraio scorso, esso cessa il suo decorso, che riprenderà il 1 gennaio 2020.
Se il nuovo acquisto è effettuato tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020 per vendere ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2021.
Conclusioni
Il nuovo decreto, dunque, di fatto sospende per ben 313 giorni la decorrenza di tutti i termini previsti per le cosiddette agevolazioni della prima casa.
L’obiettivo del Governo è quello di non negare in un periodo di lockdown parziale o totale la possibilità per i cittadini di poter avere diritto alle agevolazioni che spettano per legge. Tutti i provvedimenti contenuti nel Decreto Liquidità sono già attivi in quanto, come da norma, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
In ogni caso è sempre bene, se hai dei dubbi, farti affiancare da professionisti del settore prima di muoverti, soprattutto per quanto riguarda il conteggio preciso del decorrere delle scadenze.
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